Alessandrino, l'acquedotto romano abbandonato al degrado e alla sporcizia

Acquedotto Alessandrino nel degrado e senza luce. Foto su Licenza Creative Commons


Sotto l'acquedotto Alessandrino c'è una passeggiata, tra viale Palmiro Togliatti e viale Alessandrino, che rientra nel percorso della via Francigena. Potrebbe essere uno spazio curato e bello da attraversare, invece da anni regna il degrado totale. Da via del Fosso di Centocelle è in salita e si conclude su una strada chiusa adibita a parcheggio, parallela a via degli Olmi, dove l'acquedotto scende a livello stradale. Qui si trova una Torre Medievale, conosciuta come Torre Alessandrina, oggi abbandonata alla  vegetazione selvaggia con rischi di stabilità. Eppure anni fa c'era stato un tentativo di riqualificare l'area, piantando alberi pregiati in poco tempo rubati.

"Già dichiarata negli anni pericolante, è oggi utilizzata anche come ricovero notturno. Il proprietario della Torre, ha da tempo attivato una procedura per farla acquisire al comune ad oggi senza risultati" ci spiega Leandro, che ci ha voluto mandare la segnalazione, continuando: "Per accedere al civicoi 20 si cammina sulla sede stradale in assenza di costruzioni, di marciapiedi e di illuminazione, solo alcuni terreni privati. Il primo di questo è completamente lasciato a se stesso, non è recintato e non viene effettuato nessun intervento di manutenzione, l'estate la vegetazione alta diviene un constante rischio, inoltre vi accedono personaggi di ogni tipo lasciando sul tratto rifiuti di ogni genere, ad ogni ora della giornata, e vengono spesso abbandonati rifiuti solidi e ingombranti".

Sostanzialmente si accumulano rifiuti di ogni tipo e probabilmente avvengono atti di prostituzione, come si evidenzia da una foto la presenza di un materasso con oggetti sparsi (c'era un tempo in cui era presente un divano), fenomeno presente sulla vicina viale Togliatti già verso l'ora di cena. L'area risulta inoltre senza illuminazione.


Acquedotto Alessandrino nel degrado e senza luce. Foto su Licenza Creative Commons


"La famosa Via Francigena verso Sud" è diventata vergogna per chi vi abita, ci confidano con amarezza: "qui regna la prostituzione, in inverno dalle otto di sera alle sei di mattina. In questa parte di strada/giardino sono necessari due lampioni, l'acquedotto è illuminato solo nel lato opposto e questo è un reale pericolo per chi la sera é costretto a percorrere la strada a piedi per raggiungere la propria abitazione. Il buio invita ogni attività poco lecita, vengono qui lasciate anche auto e motorini rubati. La zona definita pedo-ciclabile situata all'interno è inaccessibile a causa dell'indecenza che qui raggiunge il culmine, tappeti di profilattici e deiezioni umane qualche materasso erba alta.
La situazione igienica è sempre precaria vi è costantemente un tappeto di profilattici e fazzoletti sull'asfalto e sull'erba che costeggia il percorso. La pulizia della strada da Parte di Ama avviene sporadicamente e non in modo adeguato, ogni sei mesi se tutto va bene, nonostante le segnalazioni inviate costantemente al servizio".

La soluzione sta nella riappropriazione dell'area da parte dei cittadini dopo un interesse vero da parte del V Municipio, di Roma Capitale e possibilmente anche del ministero dei Beni Culturali, visto che stiamo parlando di un acquedotto di epoca romana del III secolo dopo Cristo. Ma senza una presenza e un utilizzo continuo sottoposto al controllo sociale dell'area, con passaggio delle forze dell'ordine, è difficile recuperare la situazione con qualche sporadico intervento.